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Parassitologia clinica

parassitologia clinica


PROTOZOI

Giardiasi del cane (ZOONOSI)

Agente eziologico Giardia Lamblia. Ha due forme: TROFOZOITE (protozoo flagellato: 8 flagelli di cui 6 emergono lungo il corpo cellulare; due nuclei; forma a aquilone; disco adesivo sul lato ventrale del corpo cellulare per l'adesione all'epitelio intestinale) e CISTE ( forma di resistenza nell'ambiente esterno; forma ellittica; parete sottile e liscia)

Ciclo biologicoCiclo evolutivo DIRETTO (NO ospite intermedio e NO vettori). 
A livello intestinale dalle oocisti ingerite schiudono i trofozoiti; i parassiti si fissano ai villi intestinali e per scissione binaria danno origine a nuove cisti infettanti.

Principali segni riscontrabili sull'animaleTrasmissione per via orofecale (acque contaminate, ortaggi, coprofagia...).

Sintomatologia:

  • diarrea cronica

  • dimagrimento

  • disidratazione

  • crescita stentata nel giovane

  • crampi addominali

  • vomito

Questo parassita è causa di manifestazioni gastrointestinali perlopiù in soggetti giovani, immunodepressi o che abbiano subito stress di varia natura. Tali soggetti rappresentano un serbatoio di infezione per l'uomo.

Trasmissibilità all'uomoZOONOSI quindi si, Giardia rappresenta una causa di diarrea frequente anche negli uomini.

Misure di profilassiIgiene ambientale nei box. Per evitare la malattia bisogna evitare comportamenti a rischio come fare il bagno in acque inquinate, bere da fontane dove l'acqua non è potabile o mangiare cibo lavato con acqua non potabile.


Leishmaniosi canina (ZOONOSI)

Agente eziologicoLeishmania Infantum. Ha 2 forme: FORMA AMASTIGOTE (ovoidale o rotondeggiante all'interno del macrofago; mononucleato; abbozzo di flagello che non oltrepassa il margine cellulare) e FORMA PROMASTIGOTE (dotato di flagello che fuoriesce dalla parte anteriore del parassita; forma allungata; forma infettante). Parassita intracellulare.

Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO (O.I.: flebotomo O.D.: cane, uomo).
La forma Amastigote si localizza nelle cellule macrofagiche ed endoteliali dell'animale; durante il pasto di sangue il flebotomo ingerisce leucociti e monociti infetti; nel flebotomo si passa dalla forma amastigote alla promastigote. I promastigoti si accumulano a livello della faring. I parassiti vengono inoculati nell'ospite definitivo durante un pasto di sangue.

Principali segni riscontrabili sull'animaleAstenia (poco vivace), dimagrimento, sintomi cutanei (pelo non lucido).

Sintomatologia:

  • febbre intermittente

  • lesioni cutanee non pruriginose (dermatite secca esfoliativa; dermatosi ulcerativa..)

  • lesioni oculari

  • artriti

  • segni neurologici

  • anemia, epistassi

  • danno renale

Misure di profilassiL'unico intervento possibile di profilassi sanitaria, è quello di mettere in atto misure igieniche generali che tendano ad impedire la costituzione di nuovi focolai dove è possibile lo sviluppo dei flebotomi (raccolte statiche di immondizie, discariche, ecc.). Buona regola sottoporre la cuccia od il canile (habitat ideale per i flebotomi) a frequenti trattamenti insetticidi. Ma in ambito profilattico hanno un'importanza fondamentale soprattutto le sostanze da applicare direttamente sul cane, presidi che debbono avere un'azione insetticida, repellente e estremamente rapida.


Babesiosi del cane (ZOONOSI)

Agente eziologicoBabesia Canis. Parassita intracellulare (globuli rossi), trasmesso da zecche (Rhipicephalus Sanguineus) in cui il protozoo passa da una generazione a quella successiva tramite trasmissione transovarica.

Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO ( moltiplicazione asessuata nelle emazia; moltiplicazione sessuata nelle zecche. O.I.: zecche O.D.: mammiferi).
Il parassita ha aspetto tipicamente piriforme e si trova spesso accoppiato all'interno degli eritrociti. Si moltiplica per scissione binaria, a livello della milza la cellula ospite viene processata dai macrofagi e i protozoi così liberati possono penetrare in nuovi eritrociti. Invadono le uova e continuano a riprodursi attivamente nella larva di zecca. Quando questa effettua il primo pasto essi migrano negli acini salivari dove divengono sporozoiti dotati di elevato potere infettante. Questi ultimi vengono inoculati nell'ospite verso la fine di un pasto di sangue.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomatologia:

  • febbre

  • anemia

  • abbattimento

  • mucose pallide e itteriche

  • emoglobinuria

Se non trattata è infausta; nei rari casi di guarigione la convalescenza è molto lunga.

Trasmissibilità all'uomoZOONOSI quindi si.

Misure di profilassiLa profilassi si base sulla lotta al vettore, quindi a trattamenti insetticidi contro le zecche. Vaccino (ancora sperimentale).


Isosporiasi del cane

Agente eziologicoIsospora Canis. E' un coccide.

Ciclo biologicoCiclo evolutivo DIRETTO E NON (O.I.: roditori che fungono da serbatoi O.D.: cane). 
Le OOCISTI ASPORULATE vengono rilasciate con le feci nell'ambiente esterno dove vanno incontro a sporulazione (T° ottimale=25°C); le OOCISTI SPORULATE vengono ingerite da un nuovo ospite e a livello intestinale i succhi gastro-enterici provocano la rottura della parete e la liberazione degli sporozoiti. Dopo aver colonizzato le cellule dell'epitelio intestinale gli sporozoiti si trasformano in trofozoiti e vanno incontro a schizogonia (moltiplicazione asessuata per scissione multipla), e dopo vari passaggi diventano merozoiti che vanno poi incontro a gametogonia (moltiplicazione sessuata) e danno origine a gametociti maschili (microgametociti) e femminili (macrogametociti). In seguito alla fusione dei microgameti con i macrogameti si formano gli zigoti che si circondano di parete cistica dando origine alle oocisti che vengono eliminate con le feci.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomatologia:

  • diarrea talvolta sanguinolenta

  • anoressia, vomito, perdita di peso

  • ipertermia

  • anemia

  • disidratazione

  • dolorabilità addominale

  • tremori, convulsioni

soggetti più recettivi e sensibili sono i giovani immumodepressi o sottoposti a stress, mentre gli adulti sviluppano l'immunità anche dopo una singola infezione. 
Trasmissibilità all'uomo à I. ha elevata specificità d'ospite.
Misure di profilassi à Igiene ambientale (pulizia giornaliera dei box e corretta distribuzione di acqua e cibo).

Cryptosporidiosi del cane (ZOONOSI)
Agente eziologicoCryptosporidium Parvum. Non penetra le cellule dell'intestino. Cryptosporidium Canis (colpisce solo il cane)
Cryptosporidium Hominis (colpisce anche l'uomo, come C. Parvum)

Ciclo biologicoCiclo evolutivo DIRETTO (NO ospite intermedio e NO vettori).
Le sporocisti vengono rilasciate dall'ospite definitivo nell'ambiente esterno; un nuovo ospite ingerisce le sporocisti contenute in acque o alimenti contaminati. A livello gastrico vengono liberati gli sporozoiti che si trasformano in merozoiti che dopo due cicli di moltiplicazione schizogonica vanno incontro a gametogonia e dopo 72 ore inizia la produzione di oocisti. Le oocisti vanno incontro a sporulazione all'interno dell'organismo ospite prima di essere eliminate nell'ambiente.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomatologia:

  • diarrea abbondante e anoressia intermittente

  • disidratazione

  • acidosi

  • abbattimento

  • anoressia

vomito e diarrea se l'animale è colpito anche dal Rotavirus.
Evoluzione della malattia: morte per forte squilibrio elettrolitico nei giovani; guarigione spontanea; miglioramento momentaneo seguito da retroinfezione. 

Trasmissibilità all'uomoZOONOSI quindi si, colpisce soprattutto i soggetti immunodepressi (pazienti affetti da AIDS).
Misure di profilassiBuona igiene ambientale tramite vapore umido o ammoniaca o formalina (le oocisti sono resistenti nei confronti degli altri disinfettanti); assicurarsi che venga somministrato il colostro ai neonati (fattore predisponente).


Neosporidiosi del cane

Agente eziologicoNeospora Caninum. Parassita obbligato a localizzazione intracitoplasmatica. Infettivo sotto forma di oociste

Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO (O.I.: Ruminanti (fasi di riproduzione asessuata), cavallo, gatto, primati O.D cane (fasi di riproduzione sessuata ed asessuata)).
Le oocisti asporulate vengono rilasciate dall'ospite definitivo nell'ambiente esterno; dopo tre giorni si ha la sporulazione. Nell'ospite intermedio gli sporozoiti si disincistano e diventano trofozoiti. Sotto forma di bradizoiti le neospore si localizzano elettivamente a livello del SNC dove possono vivere fino al decesso dell'organismo ospite. Alla morte dell'O.I. le forme di resistenza vengono ingerite dal cane in cui avvengono più cicli di replicazione, tra cui uno di tipo asessuato; le nuove oocisti così prodotte vengono rilasciate nell'ambiente esterno.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomatologia:
- lesioni al SNC si manifestano con paralisi degli arti posteriori
- debolezza muscolare,
- incoordinazione dei movimenti (sintomi neurologici). 

Trasmissibilità all'uomono, però può colpire i bovini.

Misure di profilassiProtezione delle fonti d'acqua e di cibo dalla contaminazione con feci animali e rapida eliminazione delle placente e dei feti abortiti tramite incenerimento

PLATELMINTI


Dypilidium caninum (agente eziologico)Dimensioni 50-60 cm; colore rosato; scolice con rastrello armato (7-8 corone di uncini a spine di rosa); proglottidi affusolate (chicco di riso); pori ed organi genitali duplicati (ermafroditi); utero diviso in concamerazioni piene di oncosfere (capsule ovigere).
Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO (O.I.: pulci, pidocchi O.D.: cane, gatto).
Le proglottidi eliminate con le feci liberano le oncosfere nell'ambiente esterno che vengono ingerite dall'O.I. (pidocchi o pulci) allo stato larvale e si trasformano in cisticercoidi. Cane e gatto ingeriscono la pulce che ospita il cisticercoide e si infestano (una sola pulce può contenere fino a 50 larve cisticercoidi).

Principali segni riscontrabili sull'animaleInfezione spesso asintomatica. Autotraumatismo a livello anale per eccessivo leccamento (prurito dovuto alle proglottidi espulse con le feci).

Trasmissibilità all'uomol'uomo raramente può essere un ospite.

Misure di profilassi trattamenti insetticidi contro l'Ospite Intermedio. 

Echinococcus granulosus (agente eziologico) Scolice armato con rostrello (doppia corona di uncini) e 4 ventose; strobila con 3 proglottidi, l'ultima è lunga più della metà dell'intero strobila (unica ovigera).

Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO (O.I.: ruminanti, equidi, suini e uomo O.D.: cane).
Le proglottidi eliminate con le feci liberano le oncosfere che vengono ingerite dall'ospite intermedio dove l'esacanto penetra la mucosa intestinale e tramite il circolo ematico e linfatico giunge al fegato o ai polmoni (più raramente ad altri organi) dove si sviluppa ad idatide (forma larvale). Il cane chiude il ciclo ingerendo gli organi infetti dell'ospite intermedio
Principali segni riscontrabili sull'animaleEchinococcosi nel cane è asintomatica; mentre l' Idatiosi (OI) nell'uomo ha conseguenze cliniche (asportazione chirurgica).
Trasmissibilità all'uomol'uomo può essere un O.I.

Misure di profilassitrattare periodicamente (ogni 30-35 giorni) contro il parassita adulto ed evitare che i cani ingeriscano visceri infetti.

Diphyllobothrium latum (agente eziologico)Scolice non armato, presenta 2 solchi longitudinali (botria) per l'ancoraggio; l'utero comunica con l'esterno; proglottidi mature quadrate con poro genitale centrale. 20 m di lunghezza.

Ciclo biologicoCiclo evolutivo INDIRETTO (O.I.: crostaceo, pesci O.D.: cane, gatto, uomo).
Le uova vengono eliminate con le feci e da esse si sviluppa il coracidio, dotato di ciglia natatorie, che nuota fino all'ospite intermedio (crostaceo d'acqua dolce) da cui viene ingerito e si trasforma in procercoide (L1). Il crostaceo viene ingerito da un pesce d'acqua dolce (es. trota, pesce persico o luccio) e L1 migra ai muscoli del pesce dove diventa plerocercoide (lungo 5 mm e munito di scolice). Cane, gatto o uomo ingeriscono il pesce crudo o poco cotto e si infestano: il plerocercoide va a localizzarsi a livello intestinale.
Principali segni riscontrabili sull'animale à si localizza nell'intestino tenue dell'animale.

Trasmissibilità all'uomosi, l'uomo può essere OD, e a lui può causare anemia macrocitica.

Misure di profilassinelle zone endemiche gli animali devono essere alimentati con pesce ben cotto o congelato.

NEMATODI


Ascaridiosi del cane

Agente eziologicoToxascaris leonina e Toxocara canis. Questi parassiti hanno dimensioni relativamente cospicue e quando raggiungono lo stadio adulto sono facilmente riconoscibili anche se il loro accertamento richiede necessariamente un esame delle feci, nelle quali si possono evidenziare al microscopio le caratteristiche uova del parassita. Solo un'infestazione massiva generalmente provoca o vomito con espulsione di parassiti adulti o l'eliminazione con le feci ( diarrea ) degli stessi.

Ciclo biologicoCiclo DIRETTO.
Le uova di ascaride sono eliminate nel terreno dall'animale infestato, esse subiscono una serie di traformazioni, che portano alla formazione di larve infestanti. Nei cani di giovane età Toxocara canis si sviluppa dalle larve in corrispondenza della parte superiore dell'intestino ( tenue ), penetra attraverso la parete intestinale e migra attraverso il fegato, il cuore destro , il polmone e la trachea per raggiungere nuovamente l'intestino, dove subisce la sua " maturazione ".
Nei cani meno giovani avviene la stessa migrazione fino al polmone, dove le larve entrano nei piccoli vasi sanguigni e quindi nella vena polmonare, per farsi portare dal grande circolo ai muscoli ed a tutti gli organi. Le larve permangono vitali nei muscoli per alcuni anni, specialmente nelle cagne.
L'infestazione più comune è quella legata al periodo prenatale. Le larve quiescenti , localizzate in corrispondenza della muscolatura della cagna, vengono attivate durante la gravidanza, probabilmente in seguito a stimoli ormonali, entrano nel torrente circolatorio e raggiungono i feti attraverso la placenta; altrettanto succede per le larve provenienti da eventuali nuove infestioni avvenute durante la gravidanza. Il fegato funge da serbatoio alle larve migrate nei feti prima del parto, successivamente esse proseguono il loro cammino verso i polmoni. Nei cuccioli che hanno contratto l'infestazione prima della nascita si trovano le prime uova nelle feci a partire dal 22° giorno dopo il parto.In considerazione della longevità delle larve localizzate nella muscolatura della madre, è possibile che i figli di più cucciolate siano parassitati senza che la cagna vada incontro a nuove e/o recenti infestazioni.

Principali segni riscontrabili sull'animaleL'ascaridiosi da Toxocara è legata nel cane in certo modo all'età, infatti sono meno comuni i casi di infestazione con ascaridi adulti in cani di età superiore ad 1 anno. Il pericolo maggiore è per i cuccioli in fase prenatale, che, in mancanza di un opportuno intervento, possono venire a morte per un'infestazione massiva dell'intestino.
I cuccioli parassitati vanno incontro ad un marcato calo delle condizioni di nutrizione, l'appetito tende a diminuire ,il pelo diventa opaco,l'addome si presenta rigonfio e sensibile alla pressione,presentano dolori colici, le feci acquistano via via sempre minor consistenza, possono manifestare crisi di tosse per la migazione delle larve in ambito polmonare.
Trasmissibilità all'uomosi, l'uomo può essere ospite non specifico in cui ha luogo la migrazione viscerale delle larve.
Misure di profilassi trattamenti periodici con antielmintici (non eliminano comunque le forme larvali quiescenti: rimane il rischio di trasmissione ai cuccioli); igiene ambientale.


Strongiloidosi del cane

Agente eziologicoStrongyloides Stercoralis. Vermi sottili, in generale lunghi meno di 1 cm. Solo le femmine sono parassite. 

Ciclo biologicole larve filariformi di Strongyloides presenti nel terreno possono penetrare attraverso la cute o le membrane mucose ed entrare così nel circolo ematico, giungere alle cavità destre del cuore e quindi arrivare fino ai piccoli vasi polmonari. Attraversare poi le pareti alveolari ed entrare nelle vie respiratorie risalendo l'albero tracheo-bronchiale. Dopo essere giunte in gola, vengono poi deglutite e dopo aver attraversato l'esofago e lo stomaco giungono poi nell'intestino tenue dove diventano vermi adulti delle dimensioni di circa 2 mm. I vermi adulti possono deporre le uova che danno origine, sempre nell'intestino, a larve rabditoidi, più piccole delle filiformi, le quali possono seguire due vie: o venir eliminate nel terreno con le feci, trasformarsi nuovamente in larve filariformi e ricominciare cosi il ciclo appena descritto oppure seguire un altro ciclo definito di "autoinfezione". In certe particolari condizioni (una di queste condizioni è ad esempio la stipsi!) cioè le larve non escono dall'intestino con le feci ma si trasformano da subito in larve filariformi infettive all'interno dell'intestino. Queste larve sono poi in grado di penetrare attraverso la parete intestinale o la cute perianale e da qui raggiungere i diversi organi: sistema nervoso centrale, fegato, polmoni,… Questo "ciclo di autoinfezione" può essere accelerato nei pazienti immunocompromessi e risultare in una situazione conosciuta come IPERINFEZIONE, molto grave, che può spesso condurre a morte.

Principali segni riscontrabili sull'animale à gran parte delle infezioni da Strongyloides sono asintomatiche e non vengono pertanto mai diagnosticate. Le infezioni sintomatiche si manifestano invece tipicamente con disturbi gastrointestinali (anoressia, nausea,diarrea, dolori addominali), polmonari e con manifestazioni dermatologiche.
Trasmissibilità all'uomo à si.
Misure di profilassiigiene ambientale.


Anchilostomiasi ed uncinariosi del cane

Agente eziologicoAncylostoma Caninum (forma ad "uncino"; capsula boccale sviluppata con struttura chelificata per incidere la mucosa intestinale (ematofagi); il maschio presenta la borsa copulatoria ) e Uncinaria Stenocephala (piccolo nematode biancastro; arriva fino a 1 cm di lunghezza).

Ciclo biologicoCiclo evolutivo DIRETTO (NO ospite intermedio).
L'adulto si localizza nel duodeno dove depone le uova che eliminate con le feci nell'ambiente esterno si sviluppano a L1, L2, L3 (forma infettante) in 5 giorni a T° media di 15°C. Le L3 penetrano per ingestione o per via cutanea (istotropismo +) e tramite il torrente circolatorio migrano:
- al polmone dove mutano a L4 in bronchi e trachea; risalgono la trachea fino alla faringe, vengono deglutite e giungono all'intestino tenue (dove evolvono a L5 per poi diventare adulti). 
- alla muscolatura scheletrica dove rimangono quiescenti. Riprendono lo sviluppo in seguito a stimoli particolari quali gravidanza e lattazione (trasmissione galattogena). 

Principali segni riscontrabili sull'animaleQuadri clinici per Ancylostoma: 
- iperacuto: cuccioli sintomatici già a 2 settimane: mortalità elevata, poco vivaci, ipotermici, anemici (anemia da normocitica e normocromica a microcitica e ipocromica). 
- acuto: cani giovani: anemia, vomito, alternanza feci diarroiche e feci consolidate scure. 
- cronico: animali sottopeso, inappetenti, pica, pelo opaco, a volte disturbi respiratori, lesioni cutanee, zoppie, sindrome da scarso rendimento (anemia lieve). 
- asintomatico: adulti 

Invece Uncinarla causa anemia non grave, diarrea, anoressia e letargia in cuccioli con gravi infestazioni. L'infestazione è frequente nei cani da lavoro e da caccia.

Trasmissibilità all'uomosi, può provocare la sindrome da larva migrans cutanea nell'uomo (dermatite molto pruriginosa).

Misure di profilassi trattamenti preventivi nelle cagne durante la gravidanza e nei cuccioli dopo 1, 2, 4 settimane dalla nascita; igiene ambientale nei box.


Metastrongilosi del cane

Agente eziologico à genere Oslerus e Filaroides, parassiti delle vie respiratorie (O.) e del parenchima polmonare (F.)

Ciclo biologicoCiclo DIRETTO. 
Femmine sono ovovivipare e la maggior parte schiude in trachea. L'infestazione è causata dall'ingestione delle larve, anche se la via di trasmissione più comune è rappresentata dalla saliva delle cagne che leccano i cuccioli.

Principali segni riscontrabili sull'animaleMolte infestazioni sono asintomatiche specie nei cani da appartamento o che comunque conducono una vita sedentaria. Nei cani da lavoro invece il parassita può causare tosse secca e disturbi respiratori specie in seguito a sforzi intensi.

Trasmissibilità all'uomono

Misure di profilassiIdentificazione e trattamento delle cagne prima del parto e durante l'allattamento; igiene dei ricoveri.


Dirofilariosi sottocutanea del cane

Agente eziologicoDirofilaria Repens. Ha coda ad uncino ed è cilindrica, generalmente più lunga della D. Immitis. 

Ciclo biologicoCiclo INDIRETTO (O.I.: zanzara O.D: cane, gatto).
Le macrofilarie liberano direttamente le microfilarie nel torrente circolatorio; la zanzara compie un pasto di sangue sull'ospite ed ingerisce le microfilarie (L1). All'interno della zanzara le L1 maturano ad L2 e migrano alle ghiandole salivari dove maturano ad L3 (forma infettante). Compiendo un nuovo pasto di sangue la zanzara trasmette le L3 ad un altro ospite definitivo che si localizzano nel sottocute dove maturano ad adulto.

Principali segni riscontrabili sull'animalescarsa patogenicità. I parassiti adulti si localizzano nel connettivo sottocutaneo.


Trasmissibilità all'uomosi e provoca la formazione di granulomi sottocutanei.

Misure di profilassilotta contro le zanzare e profilassi vaccinale rivolta al cane.


Dirofilariosi ematica del cane

Agente eziologicoDirofilaria Immitis. Verme sottile e filiforme della lunghezza di 20-30 cm; il maschio presenta l'estremità caudale a spirale.

Ciclo biologicoCiclo INDIRETTO (O.I.: zanzara O.D: cane, gatto, volpe, uomo).
Le macrofilarie, che vivono nelle arterie polmonari, liberano direttamente le microfilarie nel torrente circolatorio. La zanzara compie un pasto di sangue sull'ospite ed ingerisce le microfilarie (L1) che maturano ad L2 e migrano alle ghiandole salivari dove maturano ad L3 (forma infettante). Compiendo un nuovo pasto di sangue la zanzara trasmette le L3 ad un altro ospite definitivo. Le L3 penetrano attraverso la cute e tramite il sistema circolatorio giungono al cuore destro e alle arterie polmonari dove maturano ad L5.

Principali segni riscontrabili sull'animale:
- Sindrome da scarso rendimento (astenia da lavoro), tosse, dispnea, sincope (momentanea anossia cerebrale) 
- Insufficienza cardiaca destra conseguente al danno meccanico a livello delle arterie (diminuzione del lume e della elasticità): tachicardia ed ipertrofia del miocardio 
- Insufficienza cardiaca congestizia per ipertensione polmonare e "sfiancamento" della parete cardiaca. Sintomi: dimagrimento, astenia, dispnea,oliguria (danni renali)…
- Sindrome della vena cava: soffio cardiaco evidente; emoglobinuria (emolisi intravascolare); dispnea. 

Trasmissibilità all'uomosi

Misure di profilassilotta contro le zanzare e profilassi farmacologica contro le forme larvali in migrazione tissutale.


Tricuriasi del cane

Agente eziologicoTrichuris vulpis. Verme a frusta: parte caudale più spessa e parte cefalica allungata e filamentosa. Maschio è munito di uno spicolo contenuto in una guaina mentre la femmina presenta coda ricurva. Uova a forma di limone, giallo/brunastre

Ciclo biologicoCiclo diretto.
L'uovo contenente la L1 è la forma infettante che può resistere nell'ambiente per anni prima di essere ingerita dall'ospite. Nell'ospite le L1 penetrano nelle ghiandole della mucosa e si sviluppano a L5.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomatologia (quando cronico)
- diarrea emorragica (a volte) 
- feci molto mucose 
- anemia (a volte) 
Non è molto patogeno.

Trasmissibilità all'uomono.

Misure di profilassiIgiene ambientale e attenzione all'introduzione negli allevamenti di portatori asintomatici.

ARTROPODI


Infestazioni da zecche nel cane


Agente eziologicoZecche dure ( Ixodidae) e zecche molli (Argasidae). Parassiti ematofagi. In natura esistono centinaia di tipi di zecche che si nutrono di sangue di mammiferi e di uccelli.

Ciclo biologicoCiclo INDIRETTO (O.I.: zecca O.D: mammiferi).
Dopo l'accoppiamento ed un completo pasto di sangue, la femmina produce tantissime uova che vengono emesse avvolte da una sostanza particolare che le tiene unite ed allo stesso tempo le protegge dalla avversità ambientali, in particolare dalla disidratazione. Le larve delle zecche sentono da subito la necessità di effettuare il pasto di sangue. Si portano preferenzialmente sugli steli dell'erba in attesa del passaggio dell'animale, o si spostano attratte dagli stimoli fisici e chimici prodotti dagli ospiti. 

Principali segni riscontrabili sull'animaleNel caso in cui l'animale ospite viene interessato da un certo numero di zecche, va pericolosamente incontro ad uno stato di anemia. Alcuni ospiti, compreso l'uomo, possono reagire in forma esuberante di fronte al contatto con la saliva della zecca ed andare incontro ad uno stato allergico, con esito talvolta letale quando si perviene allo shock anafilattico. La zecca, sempre tramite la saliva, può inoculare delle sostanze lesive del sistema nervoso dell'ospite, provocando così dei fatti di paresi e paralisi.

Trasmissibilità all'uomoanche l'uomo può essere l' O.D. per le zecche.

Misure di profilassiDisinfestazione cuccia, canile, ambienti frequentati dai cani
Cheiletiellosi del cane
Agente eziologicoCheyletiella Yasguri. Acaro non scavatore.
Ciclo biologico à Ciclo DIRETTO. 
Cheyletiella vive sul pelo dell'ospite e arriva alla cute per nutrirsi e riprodursi.

Principali segni riscontrabili sull'animaleI sintomi si evidenziano spesso nei cuccioli, gli adulti sono dei portatori sani. I soggetti colpiti presentano dermatite forforacea (numerose pellicole bianche, attaccate ai peli, particolarmente della regione dorso-lombare, associate a volte a croste). Si constata anche un'infiammazione della pelle, perdita di pelo (sulla schiena e sui fianchi). Più raramente si nota la presenza di placche prive di pelo dai bordi irregolari sulle orecchie, il bordo esterno degli occhi, il tronco e la parte interna delle cosce.

Trasmissibilità all'uomoè una zoonosi. Nell'uomo, a differenza dell'ospite naturale, il prurito e l'irritazione sono intensi. E' la rogna più facilmente trasmissibile all'uomo.

Misure di profilassiNon esiste una profilassi specifica.


Rogna demodettica del cane

Agente eziologicoDemodex Canis. Acaro specializzato a vivere nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee nutrendosi di detriti cellulari; addome allungato e striato; quatto paia di arti corti e tozzi.

Ciclo biologico à Ciclo DIRETTO.
L'accoppiamento avviene sulla superficie cutanea, dopodiché il maschio muore e la femmina colonizza il follicolo; dalle uova deposte nei follicoli schiudono delle larve esapodi; le larve daranno origine a due stadi ninfali octopodi, e quindi agli adulti; tornati in superficie gli adulti potranno colonizzare nuovi follicoli o trasferirsi su un nuovo ospite.

Principali segni riscontrabili sull'animaleForma localizzata ("squamosa"):

  • testa e zampe

  • assenza di prurito e di pustole

  • alopecia o diradamento del pelo

  • eritema

  • seborrea

  • ipercheratosi follicolare

  • benigna: nella maggior parte dei casi va incontro a guarigione spontanea

  • in alcuni casi può dare luogo alla forma generalizzata

Forma generalizzata ("pustolosa"):

  • la regione più colpita è il dorso

  • presenza di prurito e pustole (per infezioni batteriche)

  • l'animale emana odore sgradevole per la trasudazione di siero, pus e sangue dalle pustole

  • lesioni da autotraumatismo

  • interessamento generale dell'organismo

  • può portare a morte l'animale

Trasmissibilità all'uomonon si trasmette.

Misure di profilassi tosare, lavare con detergenti antiseborroici ed asciugare accuratamente il cane.


Rogna sarcoptica del cane

Agente eziologicoSarcoptes Scabiei. Corpo tondeggiante con il dorso coperto di spine e scaglie appuntite rivolte caudalmente; arti posteriori corti e tozzi che non sporgono dai bordi del corpo.

Ciclo biologico à Ciclo DIRETTO.
Dopo l'accoppiamento la femmina fecondata scava gallerie in profondità nell'epidermide; dalle uova deposte nelle gallerie schiudono in 3-5 giorni delle larve esapodi che tornano in superficie scavando nuove gallerie. Sugli strati più superficiali della cute le larve si riparano all'interno di "tasche" dove mutano a ninfa e quindi ad adulto.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSegni clinici: 
- zone più colpite: aree glabre o a cute sottile (orecchie, muso, gomiti, addome, garretto...) 
- eritema 
- inizialmente: papule, scaglie, croste, alopecia 
- prurito intenso, esacerbato dalla reazione di ipersensibilità cutanea agli allergeni prodotti dall'acaro 
- lesioni da autotraumatismo 
- successivamente: ipercheratosi, essudazione da infezione batterica secondaria, pachidermia 
- risentimento generale dell'organismo e calo delle produzioni negli animali da reddito 

Trasmissibilità all'uomoL'uomo può contrarre la cosiddetta scabbia sia per azione del ceppo specifico, sia per contatto diretto con gli animali infetti.

Misure di profilassiTrattamento di tutti i soggetti conviventi data l'alta contagiosità di questi acari.


Rogna otodettica del cane

Agente eziologicoOtodectes cynotis (acaro più comune del cane). Acari che colonizzano il condotto uditivo esterno. Corpo ovale biancastro; quatto paia di arti lunghi che sporgono dai bordi del corpo.

Ciclo biologicoCiclo DIRETTO.
L'acaro vive nel condotto uditivo esterno dove si nutre di linfa e detriti epidermici.

Principali segni riscontrabili sull'animaleSegni clinici: 
- otite esterna con cerume brunastro nel condotto auricolare 
- otite purulenta in caso di infezione batterica secondaria 
- prurito 
- lesioni da autotraumatismo: escoriazioni retroauricolari ed otoematomi 

Trasmissibilità all'uomoQuesti acari possono scatenare reazioni allergiche anche nell'uomo provocando prurito a livello di mani e braccia.

Misure di profilassiTrattamento di tutti i cani e gatti conviventi data l'alta contagiosità di questi acari.


Infestazioni da pulci nel cane

Agente eziologicospecie nel cane: Ctenocephalides canis, C. felis , Pulex irritans, Spilopsyllus cuniculi. Colore bruno scuro; corpo compresso lateralmente ed assenza di ali; terzo paio di arti molto sviluppato per il salto. 

Ciclo biologicoBuona parte del ciclo si svolge nell'ambiente. 

Principali segni riscontrabili sull'animaleSintomo: prurito (autotraumatismo). Cane: dorso della coda, area lombosacrale dorsale e zone limitrofe. 
Lesioni acute: diradamento del pelo, alopecia, essudazione sierosa e seborroica (lesioni umide). Eventuali batteri di irruzione secondaria 
Lesioni croniche: pachidermia, iperpigmentazione. Prurito diminuito per tolleranza instaurata nel tempo

Trasmissibilità all'uomoalcune si (Pulex Irritans)

Misure di profilassiIgiene ambientale: pulizia accurata di tappeti, moquettes, cucce e altre zone in cui si possono accumulare larve e pupe.

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